LUCCA. Era il 1822 quando nacque la fonderia “Luigi Magni e figlio” che, tramandata l'arte della fusione della campane, è rimasta in attività fino agli inizi degli anni Settanta. A ricordarlo, oggi, è uno dei figli dell'ultimo fonditore: Luigi Magni (lo stesso nome del nonno – che aveva sposato una cugina del poeta Ungaretti - e del trisnonno che iniziò l'attività). Magni vive a Sesto San Giovanni, ma non manca di trascorrere, insieme alla moglie, periodi dell'anno a S. Quirico di Valleriana nel Comune di Pescia. «La fonderia – ricorda – prese vita proprio a S. Quirico dove venivano fuse le campane più piccole”. Per i bronzi grandi la fonderia era realizzata sul posto, vicino al campanile, dove serviva la nuova campana. Questo perché al tempo non c'erano strade del tutto percorribili e diventava un problema trasportare la campana di notevole peso».Nel 1874 la fonderia si sposta a S. Concordio in via Guidiccioni  dove ora si trovano le ex officine Lenzi.

In dettaglio

  • Luogo: Lucca
  • data: XIX secolo