E’ la famiglia di fonditori veronesi in assoluto più famosa, operarono dal 1792
al 1974. Il capostipite Pietro, allievo di Ruffini, iniziò l'attività nel 1794
aprendo una fonderia a Montorio Veronese. Dal 1812 si trasferì a Verona in
contrada San Nazaro. E,  a metà del secolo, XIX si trasferì nella grandiosa
sede definitiva di via XX Settembre, Verona centro. I Cavadini realizzarono
campane per la maggiore parte delle chiese del territorio veronese. La loro
produzione interessò anche province limitrofe oltre a varie località  del
territorio nazionale. I loro bronzi hanno una  voce unica e nobile ed i loro
migliori lavori sono da considerarsi ottimi a livello europeo e, di certo, fra i
migliori udibili in Italia. Non a caso, questa fonderia fu incaricata, nel 1938,
di fondere la campana dei caduti di Rovereto, un Mi2 di 16000 kg che,
purtroppo, ebbe breve vita.
I Cavadini di via Muro Padri:
Cavadini Giovanni fonde dal 1830 al 1850 .
I Cavadini della Bernarda:
Cavadini Pietro fonde 1794-1830: campane dal suono pieno e dalla
struttura tonale precisa.
Cavadini Francesco e Luigi I fondono 1830-1870 : lavorano con sagome più
pesanti, producono campane omogenee, intonate, dal canto rotondo, risonanza
prolungata, decorazioni eccellenti (famose le trecce di sostegno delle
campane con scolpite le teste di cavallo). Furono probabilmente i migliori
fonditori della dinastia. Nella loro epoca decade il sistema di notazione musicale
della Mano Guidoniana, metodo medievale diffuso per tutta la musica
fino al 1600 e rimasto presso i fonditori di campane fino al 1870 circa.
Cavadini Achille fonde 1870-1925: fondeva con sagome estremamente leggere e con materiale impuro. Pur avendo realizzato buoni concerti, è il fonditore più produttivo e meno soddisfacente fra tutti i Cavadini di
Via San Nazaro. Introduce  novità tecniche geniali ed importanti, come
gli armamenti in ferro, sperimenta inoltre moltissime sagome diverse.
Cavadini Ettore fonde 1925-1950: fonde con sagoma  più pesante campane dal
suono rotondo e struttura armonica abbastanza precisa. Nel 1931 da vita al
monumentale concerto della Cattedrale di Verona (il più  grande al mondo a
rotazione completa), la cui perfezione tonale e personalità caratteristica lo
rendono opera ai vertici assoluti dell’arte campanaria Italiana di ogni tempo,
nonché il “passaporto” di questo fonditore verso la storia e, forse, la
leggenda.
Cavadini Luigi II fonde1950-1974 : fonde con sagome più pesanti concerti di
campane non sempre ben accordati. I suoi lavori sono però caratterizzati da
una personalità molto spiccata nonché da una notevole omogeneità di canto
che risulta pieno, nitido e brillante oltre misura. Dopo una vita segnata da
numerosi lutti e problemi fu costretto a chiudere la fonderia nel 1974, senza
lasciare figli, chiudendo  così 200 anni di storia CAMPANARIA VERONESE.

In dettaglio

  • Luogo: Verona
  • data: XVIII –XX secolo