Proveniva da una stirpe di fonditori di campane, infatti il padre Domenico era nipote di Regolo Capanni, fonditore in Castelnovo Monti e successivamente a Fidenza. Già da studente, Romolo, aveva fatto esperienza in questo settore, fondendo a 18 anni la campana per l’Ospedale civile di Fidenza e ora nel nuovo ospedale di Vaio. Alle dipendenze della fonderia Regolo Capanni aveva partecipato fra l’altro alla ricostruzione di molte campane danneggiate dalla guerra. Aveva lavorato nel settore della campane per oltre mezzo secolo. Su incarico del vescovo di Fidenza, monsignor Maurizio Galli, aveva catalogato tutte le campane e gli orologi da torre della Diocesi. Ma non si contano i suoi lavori in questo campo. Quella del «sambot» è un’altra fusione che aveva curato gratuitamente per il Comune di Fidenza, quando Valentino Allegri ritrovò i disegni originali di inizio Novecento e, d’intesa con Massimo Tedeschi e Alberto Gilioli, si rivolsero a Vanicelli per realizzare un manufatto che era nel cuore e nei ricordi di tanti borghigiani della sua generazione. Ma si occupò anche della campana realizzata per il santuario di Medjugorie e la «Maria Dolens», la famosa campana di Rovereto. Per un certo periodo, quando era già in pensione, aveva anche collaborato come volontario alla realizzazione di un ospedale in Bosnia, all’indomani della tragedia della guerra degli anni Novanta. In occasione della visita di Papa Woytila a Fidenza, posizionò a lato del palco papale un concerto di campane che, suonato dal genovese Battista Bavestrello, accolse festoso il pontefice. Sempre insieme all’amico campanaro Bavestrello, il 13 marzo 1981 (lo stesso giorno della sua morte), partecipò alla famosa trasmissione Portobello, condotta da Enzo Tortora. Ricevettero numerose telefonate e ancora oggi sono presenti in Italia vari gruppi di suonatori di campane. Aveva organizzato interessanti mostre a Palazzo Orsoline, sull’arte campanaria e sugli orologi delle torri. Di recente aveva donato al Comune, in memoria della moglie, i meccanismi degli orologi del palazzo municipale e del teatro. Inoltre era stato insignito della onorificenza di cavaliere ed era un socio dell’Amnioc.

In dettaglio

  • Luogo: Fidenza (PR)
  • data: XX secolo