Nato a Parma. Nel 1763 allestì 3 campane per la chiesa di S. Basilide, e  nel 1764
ne fuse una  per il monastero del Carmin. Nel 1766 due per la collegiata di S. Vitale
Nel 1768 ne fuse una per la parrocchia di Marano e due per Soragna,
mentre nel 1769 concorse assieme a Giuseppe Meloni alla gara per la fusione
della campana maggiore del Duomo di Piacenza. La gara fu vinta da Felice Filiberti.
Nel 1781 fuse una  grande campana per la chiesa dei padri Serviti e nel 1784 rifuse la
campanella dell'Anzianato e quella del "fuoco e delle armi" (la quarta
campana) sulla torre del comune di Parma. Quella che si era rotta era opera
del 1635 di Alessio Alessi . E' ancora oggi funzionante.
Francesco (Parma, 18 lug. 1746- ivi, 27 feb. 1816)
Giuseppe, (Parma, 1757 - ivi, 1 lug. 1824, di anni 67)
Figli di Domenico, lavorarono sempre assieme. Nel 1806 rifusero e accrebbero le campane della cattedrale di Parma: la maggiore detta il Bajòn, la seconda
la Vecchia (del 4 dic. 1453), la terza la Zafferana (del 1647, detta cosi
in quanto fusa con gli utili dell'imposta sullo zafferano) e la quarta la Nuova.
Esiste un manifesto a stampa con la descrizione delle singole campane "colla
distinzion delle linee come stannovi attorno, e coi nomi de' Santi, le
immagini de' quali sonosi apposte a cias cheduna". Nel mar. 1839 fusero
una nuova campana piccola  per la chiesa di Lesignano.

In dettaglio

  • Luogo: Parma
  • data: XVIII – XIX secolo
  • Biblio grafia IBLIOGRAFIA: Scarabelli Zunti; Manifesto (Buss eto, Biblioteca del Monte; B.Pal.Pr, Fogli volanti, C. 1802-1860, n.16); Guglielmo Capacchi. Un diario lesignanes e dell'Ottocento, in "Malacoda", 1995, n. 63, p.